Tribunale di Bergamo: cancellati quasi 200.000 euro di debiti.
Con decreto emesso il 10 giugno 2024, il Tribunale di Bergamo – Seconda Sezione Civile – ha concesso l’esdebitazione totale a una cittadina bergamasca ai sensi dell’art. 283 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
La procedura era stata avviata nel marzo 2024 con istanza di esdebitazione per debitore incapiente. Dalla documentazione allegata e dalla relazione del gestore della crisi, era emersa una situazione debitoria complessiva pari a 199.450,92 euro, somma comprensiva anche di debiti tributari.
La signora è stata patrocinata dallo Studio Legale Palmiero and Partners, che ha assistito la richiedente nel corso dell’intero procedimento.
Il Giudice ha ritenuto sussistenti i requisiti richiesti dalla norma: l’assenza di dolo, colpa grave o atti in frode, e l’impossibilità oggettiva per la debitrice di soddisfare, anche solo in parte, i creditori. La documentazione è risultata completa e attendibile, e l’analisi svolta ha confermato che non vi era alcuna prospettiva futura di recupero, nemmeno parziale, dei crediti.
Una parte dei debiti derivava da obbligazioni sorte nell’ambito di una partecipazione minoritaria in una società successivamente fallita, in cui la richiedente non aveva ruoli gestionali. I finanziamenti concessi non avevano tenuto conto del merito creditizio della debitrice, né vi erano elementi per ritenere che fosse possibile offrire ai creditori utilità, neppure indirette.
Alla luce di ciò, il Tribunale ha disposto la cancellazione integrale dei debiti e ha concesso il beneficio dell’esdebitazione, avvertendo la richiedente che il beneficio potrà essere revocato in caso di sopravvenienze patrimoniali rilevanti, ovvero in caso di omesso deposito della documentazione annuale prevista dalla legge.