DEBITI NON DICHIARATI NELLA PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE CONTROLLATA: QUALI CONSEGUENZE?
Accade spesso, che anche in perfetta buona fede il debitore istante non dichiari una o più posizioni debitorie durante la una procedura da sovraindebitamento.
Vediamo cosa accade in particolare per la liquidazione controllata.
Nonostante l’impegno non sempre il Liquidatore nominato può avere contezza di tutte le poste debitorie.
Cosa succede dunque se uno o più creditori non ricevono l’avviso dell’apertura della procedura?
E’ bene anticipare che non siste una norma specifica al riguardo, occorre quindi applicare analogicamente quanto previsto nelle procedure fallimentari.
In quelle, come del resto nelle procedure da sovraindebitamento, il Giudice dispone le forme ritenute più opportune di pubblicità della procedura stessa: ciò comporta, a parere nostro, una presunzione di conoscenza della procedura da parte di tutto il ceto creditorio.
Questo è sufficiente ad escludere, soprattutto ove la circostanza non dipenda da una scelta consapevole del debitore istante, che la mancata comunicazione ad uno o più creditori possa inficiare la validità e l’esito esdebitatorio della liquidazione controllata.
Come per il fallimento, il creditore non raggiunto da specifica comunicazione ed escluso dalla procedura, per qualsivoglia ragione, conserverà nei confronti del debitore le sue ragioni creditorie nel limite di quanto i creditori di pari grado abbiano ricevuto in seno alla liquidazione controllata stessa; per fare un esempio, se nella liquidazione i creditori chirografari hanno ricevuto il 15% dei propri crediti, il credito di quello escluso si conserverà nei confronti del debitore istante in pari misura.
Ecco dunque che appare di assoluta importanza per gli interessati operare un’attenta ricerca rispetto alle proprie posizioni debitorie, al fine di evitare che in esito alla liquidazione controllata possano rimanere in capo loro dei debiti ancora da sanare.
La misura è equa: i creditori sono incentivati a partecipare alla procedura di liquidazione al fine di non compromettere le loro ragioni creditorie.