LE PROCEDURE PER CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO COME RISORSA PER LE FAMIGLIE CONTRO IL RIALZO DEI MUTUI E DEI FINANZIAMENTI ED ANCHE DELL’AUMENTO DELLE SPESE

Nel 2023 sono saliti vertiginosamente i prezzi di beni e servizi e, conseguentemente, sono aumentate tutte le spese familiari, tra cui quelle condominiali.

E, come nelle attese, è proseguita la stretta della politica monetaria della BCE per il contrasto all’inflazione. In particolare, l’Istituto centrale nella riunione del 4 maggio ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base, con decorrenza dal 10 maggio 2023.

Ciò comporta che le famiglie che abbiano già acceso mutui a tasso variabile vedranno ulteriormente aumentare ed in maniera consistente la rata mensile. E anche i nuovi mutui risultano notevolmente più cari del 61 % rispetto all’anno 2022. In più, il rialzo dei tassi Bce deciso il 4 maggio 2023 potrebbe non essere l’ultimo.

La notizia è stata pubblicata da tutti i media: in particolare ne ha parlato al TG3 Lombardia del 19 maggio 2023 la Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Milano, Dott.sa Marcella Caradonna, la quale, dando atto delle ingenti difficoltà che si stanno prospettando per le famiglie italiane, ha caldeggiato il ricorso alle procedure di sovraindebitamento

Infatti, il nuovo “Codice della Crisi” ha introdotto la possibilità di instaurare le c.d. “procedure familiari”, cioè i membri della stessa famiglia possono presentare un unico progetto di risoluzione della crisi da sovraindebitamento quando sono conviventi o quando il sovraindebitamento ha un’origine comune. A tal fine, oltre al coniuge, si considerano membri della stessa famiglia i parenti entro il 4° grado e gli affini entro il 2°, nonché le parti dell’unione civile e i conviventi di fatto di cui alla L. 20.05.2016, n. 76. La procedura è unica anche nel caso in cui le masse attive e passive rimangono distinte e se sono state presentate richieste distinte riguardanti membri della stessa famiglia, le procedure vengono riunite davanti il primo giudice interpellato.

La disciplina relativa alla procedura familiare è quella dettata per il consumatore, pertanto, è necessario rivolgersi ad un Organismo per la composizione delle crisi, al fine di proporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti che indichi in modo specifico tempi e modalità per superare la crisi da sovraindebitamento. La proposta ha contenuto libero e può prevedere il soddisfacimento, anche parziale, dei crediti in qualsiasi forma, ovvero la riduzione e la ristrutturazione dei debiti derivanti da contratti di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio, del trattamento di fine rapporto o della pensione ecc.

L’importanza di tale previsione sta nel fatto che il costo dovuto quale compenso all’Organismo di composizione della crisi è ripartito tra i membri della famiglia richiedenti in misura proporzionale all’entità dei debiti di ciascuno.

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