Sovraindebitamento: il Tribunale di Bergamo aprì la liquidazione controllata per una madre lavoratrice

Il Tribunale di Bergamo ha accolto il ricorso di una cittadina in stato di sovraindebitamento, madre di tre figli minori, aprendo la procedura di liquidazione controllata del patrimonio. La donna era assistita dallo Studio Legale Palmiero & Partners.

Con un debito di circa 238.000 euro e un reddito netto mensile di soli 400 euro derivante da un contratto a tempo determinato, la situazione è apparsa insostenibile. Il Tribunale ha ritenuto fondati i requisiti previsti dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

È stato escluso dalla procedura un minimo vitale di 300 euro mensili per il sostentamento familiare. Ogni importo eccedente, insieme ad eventuali entrate future, dovrà essere destinato al soddisfacimento dei creditori.

Un liquidatore è stato incaricato di gestire la procedura e sono state sospese tutte le azioni esecutive individuali. Il caso dimostra come la normativa permetta a persone in difficoltà reale di accedere a percorsi legali di risanamento, senza perdere dignità e prospettiva di ripartenza.