Concordato Minore e Protezione della Casa
Il Tribunale di Bologna, con sentenza del 23 dicembre 2024, ha ammesso una proposta di concordato minore in continuità diretta (art. 74, comma 1, CCII) presentata da un titolare di ditta individuale. La proposta ha escluso il mutuo fondiariogravante sull’immobile adibito a abitazione principale e sede legale dell’impresa, in base all’art. 75, comma 2-bis, CCII.
In questo caso, l’immobile è stato valutato a 240.000 euro, ma il valore è stato ridotto a 165.000 euro per il forzato realizzo. Il debito residuo era di 157.185 euro, in regolare ammortamento. Il Tribunale ha accettato l’esclusione del mutuo dal passivo, basandosi sull’attestazione dell’OCC.
Cosa significa? La sentenza conferma che è possibile proteggere la propria abitazione principale nel concordato minore, senza compromettere la continuità dell’attività imprenditoriale, se supportato da una corretta valutazione dell’OCC.
In pratica: la possibilità di escludere il mutuo fondiario dal passivo permette al debitore di preservare la propria casa, senza compromettere la continuità dell’attività imprenditoriale, a patto che vi sia una corretta attestazione dell’OCC. Un passo importante verso un equilibrio tra risanamento economico e tutela dei diritti fondamentali.