Ristrutturazione dei Debiti Respinta per Comportamento Irresponsabile

II Tribunale di Bologna, con una recente pronuncia, ha dichiarato inammissibile la richiesta di ristrutturazione dei debiti presentata ai sensi dell’art. 67 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), ravvisando una carenza di meritevolezza come previsto dall’art. 69 CCII.

Nel caso specifico, il debitore aveva accumulato una significativa situazione di sovraindebitamento a causa di gravi condotte che evidenziavano una chiara responsabilità personale. In particolare, il giudice ha considerato due elementi centrali:

1. Violazioni reiterate del codice della strada: il debitore aveva commesso numerose infrazioni che avevano comportato sanzioni amministrative mai onorate.

2. Mancato pagamento di un finanziamento: il soggetto aveva richiesto e ottenuto un prestito bancario con restituzione rateale, senza tuttavia corrispondere alcuna somma per il rimborso.

In base all’art. 69 CCII, uno dei presupposti per accedere alla procedura di ristrutturazione dei debiti è la dimostrazione della meritevolezza, intesa come assenza di dolo o colpa grave nella gestione delle obbligazioni. Il giudice ha stabilito che il comportamento del debitore – caratterizzato da un mancato rispetto sistematico delle regole e degli obblighi contrattuali – non soddisfaceva tale requisito.La decisione sottolinea l’importanza della condotta responsabile del debitore sia nella fase di contrazione delle obbligazioni che nella gestione del proprio patrimonio. La sentenza funge da monito per chi intenda avvalersi delle procedure di sovraindebitamento, evidenziando che tali strumenti non possono essere utilizzati come scappatoia per sanare situazioni generate da comportamenti irresponsabili.